Angelika Niescier / Christopher Tordini / Tyshawn Sorey – The Berlin Concert

Angelika Niescier / Christopher Tordini / Tyshawn Sorey - The Berlin Concert

Intakt Records – Intakt CD 305 – 2018


Angelika Niescer: sax tenore

Christopher Tordini: contrabbasso

Tyshawn Sorey: batteria





Piuttosto recentemente s’apprezzava il combo germano-statunitense animato dalla sassofonista tedesca (in contitolarità con il pianista Florian Weber) insieme a talenti di prima fila della scena newyorkese tali Ralph Alessi, Tyshawn Sorey e Chris Tordini, tutti operosi in un’esperienza funzionale (NYC Five) quanto evidentemente improntata delle differenti personalità coinvolte, pur in un esito globalmente bilanciato.


Niescier decide adesso di giocare una nuova mano a ponte con la riva atlantica, ma in formula ben più stringata della precedente esperienza decurta le punte solistiche per un cimento a nudo di sax-trio con la medesima, ulteriormente responsabilizzata sezione ritmica, re-importando l’essenza del collettivo a propria guida sulla scena berlinese, fissandovi l’esito di qualità di una recente serata al Jazzfest di Berlino.


Quanto ai paritari partner, ci riferiamo ad un ben collocato abitante della sponda eterodossa della East Coast, parlando di Sorey, macchina percussiva di marcato profilo entro gli ensemble di Anthony Braxton, Wadada Leo Smith, John Zorn, Dave Douglas o Vijay Iyer (giusto per sintesi), e ad un versatile cesellatore di corde basse, nel caso di Tordini, in via d’affrancamento dal ruolo comunque già intenso di sideman, svolto con perizia a fianco di Ari Hoenig e nelle band di Tigran Hamasyan, Jim Black, Jo-Yu Chen e molti altri.


Per quanto attiene alla sassofonista (che ha già incrociato ben tre generazioni internazionali di jazzmen) disponiamo di un’occasione nitida per rilevarne il talento di primo piano, investito entro l’ormai vastissima arena post-bop, domain ormai prodigo di formule strutturalmente aperte, ma è in uno dei padri anticipatori dell’àmbito che saranno da ricercare le più incisive matrici ispirative.


Non potremmo tacciare di poca efficacia i passaggi di forma meno vincolata del live, ma quest’intensa esperienza concertistica è proprio sulla scia delle grandi ascendenze coltraniane che meglio lascia apprezzare la grinta espressiva della tenorista, in ciò funzionalmente assistita dal drumming solidamente tumultuoso di Sorey, e dal fitto tappeto, non ostativo ad espressioni in souplesse, di Tordini, rilevando quanto Niescier con fluviale solismo d’ancia abbia con titolo assunto la fiaccola di una testimonianza storica, insufflandovi fuoco ed assertività fraseologica.


Rilevata dai transiti (e magari da una solida costola) del grande Trane buona parte della propria credibile identità, Angelika Niescer qui s’afferma emergente personalità dell’Euro-jazz, sia per virulenza di sound che per prodigalità di fraseggio, oltre che per grande tenuta registica (nient’affatto sminuendo la forza del collettivo), che varranno all’appagante ed appassionante album in oggetto l’apprezzamento non soltanto dello “zoccolo duro” dei jazzofili-tipo quanto anche degli spiriti più curiosi, e non soltanto a queste già ampie frange apparirà opportuno raccomandare una sosta d’ascolto.



Link di riferimento: www.angelika-niescier.de



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