Autoprodotto – 2018
Antonio Tosques: chitarra
Marco Contardi: organo Hammond
Leo Marcantonio: batteria
Soulful con alto tasso melodico, potrebbe essere la definizione di questo lavoro piacevole e di qualità, firmato da Hands Jazz Trio, ovvero Antonio Tosques, Marco Contardi e Leo Marcantonio. Il disco, che come recita il titolo Our favorite standards & other, vuole essere una rivisitazione, chitarra-hammond-batteria, di standard noti e meno noti e allo stesso tempo un punto di vista originale tagliato attraverso due brani firmati da Tosques e Contardi, For Jim e Hands Blues. Qui non c’è l’aggressività e la spinta del sax, come solitamente accade in presenza di un classico trio con organo hammond. È la chitarra che ne prende le redini, pulita nel suono e nei ritmi, anche in momenti funky e di forte spinta ritmica come in For Jim. C’è da dire che i tre musicisti interagiscono in perfetto equilibrio tra loro anche durante le fasi improvvisate. L’organo entra ed esce dalla scena, facendo anche un lavoro di sottofondo, sempre rispettoso del tema e delle istanze del gruppo. La batteria sa essere puntuale e nello stesso tempo incalzante e avvolgente. Con questi presupposti i tre riescono a dare una felice e riuscita versione di classici come Who can i turn to?, del mainstrem dinamico di Voyage e della solare Silver’s serenade. Una ballad come When sunny gets blue qui viene tratteggiata con sommessa cantabilità attraverso sussurri di chitarra e zuccherose note di hammond. La melodia resta sempre al centro della scena e non l’abbandona mai anche in presenza di pezzi più veloci e blueseggianti come Hands Blues o spigolosi e labirintici come Hackensack di Monk. Anche i colori del sud vengono narrati con spontanea semplicità così da ridare a una pietra miliare come O Grande Amor fruibilità e passione terrena. Il disco si chiude, carico di soul e swing, con una felice e vissuta versione di Along came Betty.
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