TERP Improv Series – CD/LP IS 30 – 2019
Ken Vandermark: sax tenore, clarinetto
Terrie Ex: chitarra
Se “asperrimo” funge da superlativo di “aspro”, dubitiamo della necessità di ulteriori aggettivi per inquadrare e definire l’impatto formale e sonoro (alquanto intuibile, peraltro) della maggior parte dei materiali esitanti dal paritario meeting di due mattatori del libero suono e della tentazione noise.
Partnership tutt’altro che nuova la presente, tra il chicagoano prodigio d’ancia e l’olandese incursore delle corde elettriche, che ha ospitato il primo entro la sua formazione The Ex in almeno un centinaio di esperienze live, oltre al comune arruolamento in quartetto presso la formazione Lean Left, elettivamente completata da Paal Nilssen Love e Andy Moor.
Persiste virulento e sempre nelle sintonie della provocazione l’istinto per l’esposizione fuor di tono e l’espressione tagliente, coalizzate nella violenta e condivisa insania, legante febbrile che non concede sensibili tregue alla tensioni formali, perfino nelle pluviali e indolenti fluenze di Attic Group o nel polveroso e relativamente rarefatto bric-a-brac di All the numbers across a Danish Car, negli acidi languori di Second Hand Diary e financo nella remota Instant Extant e nelle lente forze destruenti di This is not Han’s Pipe.
Insomma, non è che le energie pervengano a stemperarsi più di tanto e perfino concedendosi un qualche respiro (ma mai davvero alcuna inanità) le asperità preliminarmente invocate non si fugano lungo un programma di dieci misure, connotate dalla furente verve d’ancia di Vandermark laddove il neerlandese Ex capitalizza quanto speso tra gli agitatori della scena Anarco-Punk, nonché nelle tenzoni d’alto profilo d’àmbito free.
Respiro e tregua suonano dunque quali optionals innecessari e ancor meno funzionali alle viscerali propensioni dei due, assestando quanto in questo programma (nei termini più funzionali alla sottoserie Improv della label) queste ultime siano puntate ad esprimersi ben oltre i livelli di guardia del livore; Vandermark & Ex pur nella sostanziale brevità dei brani certamente dispongono di spazi e tempi per misurarsi anche in soluzioni di minor concitazione, persistendo comunque e con caparbietà entro una dimensione piuttosto fine a sé stessa, senza una forte ambizione di persistere nella memoria o poter lasciare una qualche impronta nel mondo immaginativo dei più, ma comunque mantenendo sufficientemente alto (e a suo modo attendibile) il vessillo degli alfieri ad oltranza delle esternazioni agitanti.
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