Odin Records – 2019
Espen Berg: piano
Bárður Reinert Poulsen: contrabbasso
Simon Olderskog Albertsen: batteria
Il jazz scandinavo, ormai da diverso tempo, si è imposto nel jazz europeo seguendo una strada precisa: è riuscito a mantenere le sue tradizioni e sopratutto a valorizzarle costruendo su di esse un jazz che all’apparenza molte persone descriverebbero con aggettivi come evanescente, soffuso, algido. Al contrario il pianista norvegese, qui al suo terzo album, offre una capacità di divertire assolutamente impeccabile e godibile, come si evince da Skrivarneset: atmosfere modali e un assolo carico di swing.
Berg guarda alla musica pop marginalmente e ne accoglie solo il carattere melodico che prende sopravvento in diverse tracce (Camillas Sang), ma il trio è in grado di sfoggiare tracce più violente ed esasperate come Episk-Aggressiv Syndrom in cui potenza e ricerca timbrica si fondono con naturalezza.
L’arrendevolezza melodica e la capacità di muoversi in empatica armonia caratterizzano la ballad ‘Oumuamua.
Furuberget si muove lenta, una traccia dal carattere intimista, un dialogo, una rimeditazione continua tra piano e contrabbasso, la batteria qui si diverte ad usare le percussioni in maniera coloristica.
La delizia nel suonare, nello stare insieme, caratterizza ogni singolo brano di quest’ultimo progetto e non è cosa da poco.
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