Abeat Records – ABJZ 567 – 2019
Cesare Mecca: tromba
Alessandro Minetto: batteria
Matteo Piras: contrabbasso
Gledison Zabote: sax tenore
Un quartetto jazz senza pianoforte è un bel rischio, solo spalle solide e forti possono affrontarlo. Icefire, l’ultima opera dell’Icefire Quartet con Cesare Mecca alla tromba, Alessandro Minetto alla batteria, Mattero Piras al contrabbasso e Gledison Zabote al sax tenore, raccoglie il guanto di sfida con la giusta sfrontatezza giovanile. E porta a casa un disco godibile, mai banale.
I quattro musicisti condensano nella loro formazione freschezza ed energia di una marching band, senza perdere il rigore filologico dei riferimenti allo swing e al dixieland. Come nei brani d’apertura Rain Check, Mickey The Farmer e (Back Home Again in) Indiana, quest’ultima con la tromba di Cesare Mecca e il sax di Gledison Zabote assoluti protagonisti.
In Do you Know, Nostalgia in Times Square, Caesarmates e Mad for Madalena la formazione delinea con maggiore credibilità la propria essenza, alternando e, spesso fondendo, le due voci di tromba e sax tenore, sulla trama ritmica di Matteo Piras al contrabbasso e Alessandro Minetto alla batteria, stesa con sapienza e senza inutili funambolismi.
Le due anime dell’Icefire Quartet trovano la sintesi perfetta nella traccia finale, la travolgente Avanti, Marsh! Una vera e propria dichiarazione d’amore, un tributo a tutte le fonti di ispirazione musicale.
Icefire esprime genuinamente senso e desiderio. La ricerca di un percorso. Una tappa importante, a tratti luminosa, ma non decisiva.
Una prova convincente che potremo apprezzare a pieno, per spessore e portata, nelle future opere del quartetto piemontese.
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