Finnish Jazz. Recensione. Bowling

U-Street All Stars - Bowling

Emi Blue Note – 7243 595727 2 7 – 2004




Markus Holkko: sax alto

Timo Lassy: sax tenore

Teemu Viinikainen: chitarra

Timo Tuppurainen: contrabbasso

Jussi Lehtonen: batteria


Intervista a Markus Holkko – U-Street Allstars





Bowling è la combinazione di elementi diversi: la tradizione e il groove, l’energia e il lirismo di This time e, soprattutto, di Blue is the Color, il recupero di suoni e forme tipici degli anni ’60 e lo sfruttamento, le aperture che una formazione di giovani musicisti può operare su quel recupero. In pratica, Bowling è un disco divertente e ben suonato che, soprattutto nei suoi brani veloci, riesce ad unire tradizione e vitalità.


La formazione degli U-Steet All Stars si propone con una line-up atipica: due sassofoni a formare la sezione fiati, il sax alto di Markus Holkko e il tenore di Timo Lassy, sostenuti oltre che da una potente sezione ritmica, dalla chitarra di Teemu Viinikainen che, pur suonando nella tradizione, senza esagerare con effetti e aggressività, da al suono del gruppo una connotazione più groovy e calda, fluida e accondiscendente, quando serve, e, soprattutto, in grande sintonia con la sezione ritmica energica creata dal contrabbasso di Timo Tuppurainen e dalla batteria di Jussi Lehtonen.


Sin dalle prime note del disco – l’incedere tumultuoso del contrabbasso che stacca subito un tempo dispari, sostenuto dalla batteria e dalla verve dei fiati – si percepisce quale sarà la linea conduttrice di Bowling: una efficace miscela di foga e citazioni, di assoli trascinanti e ritmiche torride, di interplay e rilanci. La predisposizione, sempre alta, a muoversi sui binari del tema nelle improvvisazioni, gli interventi della band a creare una buona base per lo sviluppo degli assolo. L’apporto ritmico della chitarra, oltre che nel modificare gli spazi del quintetto e sostenere al meglio i due sassofoni, diventa incalzante e preciso nei vari passaggi, tanto da rendere Viinikainen protagonista della struttura stessa del suono. L’incrocio dei due sassofoni rende particolare il suono e garantisce una linea continua e omogenea alle improvvisazioni e allo sviluppo dei temi, senza per questo correre il rischio di diventare piatta: strumenti simili ma non per questo uguali, resi ancor più diversi, nelle esecuzioni, dallo stile dei due musicisti. La ritmica, abbiamo già detto, potente e partecipe, protagonista del lavoro del gruppo, segue e rilancia con forza le intenzioni di una scrittura e di un modo musicale di porsi che fa del groove e dello slancio la pulsione primaria delle sue intenzioni. I primi tre brani, Super Treat, Bass up! e Bowling, con le frasi secche, dirette, il ritmo sostenuto, ci presentano un disco spregiudicato e divertito, con gli strumenti a dare sempre il massimo momento per momento.


Come dicevamo anche in precedenza, non manca lo spazio per brani più contenuti. This time, Preach e Blue is the color ci danno modo di ascoltare la U-Street All Stars alle prese con ritmi meno pressanti e ci permettono di cogliere la predisposizione del gruppo a muoversi su arrangiamenti corali per la fine degli assolo, a improvvisare su tempi più pacati con lo stesso grado di partecipe intensità.


L’atmosfera che segna in modo preciso ed efficace il disco è quella del divertimento, di un groove che, in alcuni tratti, si fa ballabile, di spingersi il più avanti possibile con gli assolo e le ritmiche per ottenere un effetto godibile e spensierato.