Vocione – Left Hand Theory. Live at Il Torrione

Vocione - Left Hand Theory. Live at Il Torrione

Aut Records – 2020




Marta Raviglia: voce, composizioni

Toni Cattano: trombone, composizioni

ospiti:

Costanza Paternò: voce

Manuel Attanasio: voce, live electronics

Giacomo Ancillotto: chitarra, live electronics

Fabrizio Puglisi: pianoforte

Natalia Abbascià, Ginevra Benedetti, Anna Calderini, Sofia Cerù, Maria Fiorelli, Yeseul Kim, Marta Lombardo, Anna Manuzzi, Yindi O’Connell, Milka Panayotova, Anna Panzanelli, Tabita Riso, Maria Silvestri, Sara Tinti, Anita Ubertini: voce





Marta Raviglia e Toni Cattano pubblicano il terzo disco in coppia a cinque anni di distanza da “Le armi di Ares” e a dieci dal primo cd intitolato semplicemente “Vocione”. Mentre negli album precedenti si alternavano le composizioni originali a brani di autori vari, dalla classica al pop, passando per il Brasile, in questa ultima prova le dodici tracce sono a firma, in pari numero, dei due “Vocionici”. La registrazione di “Left hand theory”, inoltre, è avvenuta “live” al Torrione di Ferrara con la presenza di alcuni ospiti speciali, tutti più o meno dello stesso giro artistico, per arricchire la tavolozza timbrica e apportare contributi significativi all’interpretazione del repertorio scelto. Quindi gli elementi di novità, in questa incisione, sono diversi per un gruppo che lavora sodo al fine di realizzare un suono ben determinato, una musica dai contorni formalmente definiti e dai contenuti di matrice dissimile, amalgamati, però, da un analogo tipo di trattamento.


Nei pezzi in duo si rilevano le coordinate stilistiche conosciute, con la voce della Raviglia impegnata in salti di registro e in cambi di direzione, di umore, spesso da un passaggio al successivo, assecondata dal trombone sordinato di Cattano, teso ad adattare o a disambientare il canto atipico della partner.


Quando compare Manuel Attanasio subentrano i colori dell’elettronica ad incorniciare le performances vocali dei protagonisti, aggiungendo inedite screziature alla proposta complessiva.


Fabrizio Puglisi, da parte sua, interviene in alcune sequenze con un pianismo romantico, ma è pronto ad esplorare in maniera meno ortodossa la tastiera, rovistando tra i martelletti con mano esperta, quando la situazione lo richieda.


Giacomo Ancillotto, invece, fa sentire letteralmente la vibrazione delle corde sulla chitarra elettrica e immette il senso di uno swing altalenante, futuribile, nelle takes in cui figura.


Costanza Paternò è una vocalist votata all’approfondimento euristico in alcuni generi musicali, alter ego della Raviglia, in questo senso. I loro dialoghi sono all’insegna di un interplay necessario e inevitabile, visti il loro tipo di approccio a specchio e la comunanza di referenze linguistiche. Per finire in gloria, nel brano finale, scendono in campo quindici allievi di Marta a dare corpo e consistenza ad un coro abbastanza asimmetrico. Veramente, dopo l’ultima traccia, si ascolta ancora una bonus track non annunciata, indirizzata verso un inquietante rumorismo, da cui scaturiscono cupi e profondi accordi di pianoforte e divagazioni senza rete di altri strumenti.


Quest’ultimo disco, infine, ribadisce l’atteggiamento progettuale di “Vocione”, un binomio singolare e bene assortito, sempre alla ricerca di nuove sfide, stavolta in compagnia di musicisti con la stessa esigenza di partecipare al gioco e di percorrere strade in salita per raggiungere livelli ogni volta più elevati.




Segui Jazz Convention su Twitter: @jazzconvention