Stefano Bollani – El Chakracanta

Stefano Bollani - El Chakracanta

Alobar – AL1009 – 2021



Stefano Bollani: pianoforte

Orquesta Sin Fin diretta da Exequiel Mantega

Juan Pablo Navarro: contrabbasso

Bernardo Guerra: batteria

Santiago Segret: bandoneon





Musica argentina, suggestioni classiche, possibilità espressive del pianoforte e dell’orchestra. Stefano Bollani intreccia storie musicali e soluzioni differenti in un lavoro articolato e composito. Due concerti per pianoforte e orchestra composti dallo stesso Bollani (Concerto Azzurro e Concerto Verde) costituiscono l’ossatura del disco. Il pianista riprende poi due brani dai repertori di Horacio Salgan e di Astor Piazzolla (rispettivamente, Don Agustin Bardi e Libertango) per completare la scaletta di un lavoro che attraversa, secondo le abitudini del pianista, generi e codici musicali.


La dimensione è quella tipica del concerto classico, come rivela anche la foto presente nel booklet e come rivela l’architettura dei singoli movimenti in cui sono suddivisi i temi. L’esperienza e la personalità di Bollani consentono al pianista di condurre il lavoro, allo stesso tempo, con verve e rigore, in un percorso in cui ritroviamo gli stilemi del tango e il gusto per la citazione, la fertile vitalità della convergenza di culture e attitudini musicali diverse, una vena improvvisativa che emerge, di tanto in tanto ma con circospezione, tra le maglie della partitura. Se, da una parte, El Chakracanta diventa l’occasione per mettere a confronto collaborazioni di lunga data e incontri con i musicisti argentini, dall’altra riporta Bollani al dialogo con l’orchestra e al confronto con le reminiscenze classiche. Tra i musicisti che hanno curato le orchestrazioni dei brani e dei concerti, oltre allo steso pianista, ritroviamo infatti Paolo Silvestri – già al fianco di Bollani in svariati progetti, nel corso degli anni – e i pianisti Diego Schissi e Matias Scheines che hanno curato arrangiamento e orchestrazione dei due brani argentini, oltre naturalmente al direttore Exequiel Mantega. Bollani disegna un contesto ibrido, all’interno del quale convivono, si intrecciano e si rincorrono elementi diversi per natura e provenienza: virtuosismo e sensibilità rendono possibili i passaggi più arditi, tracciano linee che uniscono in maniera trasversale i differenti tasselli portati nel mosaico e danno corpo ai richiami alle varie tradizioni. Una stratificazione continua, quindi, animata dall’energia dell’orchestra e dalle soluzioni trovate dal solista.


El Chakracanta si inserisce perciò con disinvoltura e consapevolezza nella storia ormai pluridecennale degli incontri tra jazz, musiche latinoamericane e riferimenti classici. Se lo stile e le caratteristiche interpretative di Bollani rappresentano senz’altro un centro focale per la concezione del lavoro, il disco viene sviluppato con buon equilibrio nella sua dimensione “larga” dell’orchestra e in una visione complessiva che valorizza tutte le componenti del progetto.


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