Finnish Jazz. Recensione. Travel Of Fulica Atra

Esa Pietilä Trio - Travel Of Fulica Atra

Fiasko Records – FRCD-31 – 2007




Esa Pietilä: sax tenore e voce

Ulf Krokfors: contrabbasso

Markku Ounaskari: batteria


Intervista a Esa Pietilä





Il viaggio di una folaga verso un lago nei pressi del Circolo Polare Artico. Il disco del trio di Esa Pietilä parte da questo spunto narrativo per dare corpo alle proprie costruzioni sonore.


In Travel of Fulica Atra, questo il titolo del lavoro, si susseguono le atmosfere incontrate dalla folaga: la musica evoca le suggestioni e le situazioni, attraverso un percorso sonoro che attinge agli elementi del free jazz e dell avanguardie. I brani si muovono in un territorio intermedio nel quale trovano spazio improvvisazione collettiva e cellule melodiche. Infatti la predisposizione naturale di Pietilä e dei due suoi compagni di viaggio, il contrabbassista Ulf Krokfors e il batterista Markku Ounaskari, è nel suonare in modo libero e collettivo e si nutre di silenzi e sospensioni: spesso l’intervento consiste nel togliere, nel rarefare, nel dilatare.


Dal punto di vista drammatico, il sassofono rappresenta la folaga, la ritmica gli elementi della Natura. Il discorso collettivo e paritario del trio trova, così, il suo naturale sfogo: la folaga reagisce all’ambiente circostante e si dibatte con energia alle sfuriate della Natura e si rilassa quando gli elementi si placano. L’approccio drammatico sfrutta in modo efficace la forte coesione tra i tre musicisti e la naturale predisposizione ad interpretare le necessità narrative della musica.


La direzione musicale scelta dal trio diventa libera più che free, nel senso canonico del termine: i tre espongono il racconto in forma collettiva e colorano le atmosfere e le suggestioni connaturate nello spunto, con le improvvisazioni e con alcune intuizioni sonore. I versi della folaga – esposti nel primo brano, Fulica Atra, appunto – tornano nel corso delle tracce successive a segnare il riflesso delle emozioni dell’uccello. Allo stesso modo, gli interventi sulle percussioni di Markku Ounaskari segnano in modo efficace le sonorità dei diversi momenti: piccoli piatti e variazioni sui suoni dei tamburi caratterizzano le atmosfere e creano i presupposti emotivi per lo sviluppo della storia. Ulf Krokfors svolge in modo solido e flessibile il ruolo di connessione. Abbiamo già incontrato il contrabbassista in questa rubrica: già collaboratore di Edward Vesala, è stato presente e attivo protagonista dei lavori di Juhani Aaltonen e Iro Haarla. Il suo suono profondo e fluido diventa elemento fondamentale in Travel Of Fulica Atra: riesce a rincorrere le evoluzioni del sassofono nei momenti più furiosi ed è la pietra angolare per le emozioni più intime del lavoro.


Il tenore di Esa Pietilä crea suoni diversi per interpretare il suo ruolo e le emozioni della folaga, ma anche per offrire la direzione melodica principale al lavoro del trio. Pietilä conduce e riflette, risponde e fomenta gli interventi di Krokfors e Ounaskari: un discorso collettivo e paritario dove il sassofono trova soluzioni sonore intriganti, lavorando sull’utilizzo del respiro e dello strumento, per dare vita a sonorità anche molto distanti tra loro. Pietilä riesce così ad imporre immediatamente il quadro emotivo e può sviluppare le frasi con maggiore ampiezza e dare corso e slancio alle necessità narrative della sua musica.