Alfa Music – 2019
Nico Catacchio: contrabbasso
Michele Carrabba: sax tenore
Eugenio Macchia: contrabbasso
Fabrizio Savino: chitarra
Mimmo Campanale: batteria
Questo bel disco di Nico Catacchio non ha forse avuto i dovuti riconoscimenti che gli spettano. Bravo compositore e musicista, in Kinesis – che, in greco, significa movimento – Catacchio restituisce all’ascoltatore la sua idea di jazz, mediata, di natura afroamericana ma con una originale vena melodica e un personalissimo intimismo macchiato di blues. Si ascolti Hidden Soul, che vale l’intero disco, per avere una precisa idea di quella che è la sua idea di musica e in questo caso di jazz. Quella a Michael Brecker è una dedica che lui fa al sassofonista americano ma che non inficia la qualità e corposità della musica suonata, in termini di personalità. Il suo contrabbasso ha un timbro ben preciso, e si sente, che riesce a “condizionare” e guidare l’intero gruppo verso la musica che lui sente di dover esprimere. Le sue nove storie originali non sono mai scontate, non permette alla musica di cadere nell’ovvietà. I sui cambi di passo, accelerazioni o frenate servono per modificare la sostanza del narrato e dargli una nuova vita e direzione esecutiva. Lui è li che spalleggia gli assalti di un Savino in stato di grazia, pronto a controbattere con il sax duttile ed ecclettico sui ritmi di Michele Carrabba; o a dare un supporto ritmico raffinato e preciso – assieme alla saggezza sonora di Campanale alla batteria – al pianismo colto di Eugenio Macchia. Kinesis è un trattato di jazz contemporaneo, vivace e suonato ottimamente. Al suo interno ingloba mainstream, fusion, hard bop e blues, senza rinunciare allo swing, anima carsica e pulsante dell’intero progetto musicale.
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