Cristiana Polegri & Roberto Spadoni Ensemble – It had better be Henry Mancini

Cristiana Polegri & Roberto Spadoni Ensemble - It had better be Henry Mancini

Parco della Musica Records – 2022

Cristiana Polegri: voce, sax alto, sax soprano
Roberto Spadoni: chitarra, direionz , arrangiamenti
Torquato Sdrucia: sax tenore, clarinetto
Marco Guidolotti: sax baritono, clarinetto basso
Remo Izzi: corno francese
Roberto Schiano: trombone
Luca Giustozzi: trombone
Gianfranco Campagnoli: tromba, flicorno
Rosario Liberti: tuba
Luca Pirozzi: contrabbasso
Valerio Vantaggio: batteria

Ospiti:
Elio: voce
Stefano Fresi: voce
Giovanni Falzone: tromba
Maurizio Giammarco: sax tenore

 

Henry Mancini è uno di quegli artisti capaci di unire nella propria opera una firma immediatamente riconoscibile, caratterizzata da soluzioni personali e mai scontate, con una forte popolarità e con una estrema facilità nel raggiungere il pubblico. Nella sua produzione, ritroviamo alcuni dei brani più celebri delle colonne sonore del cinema statunitense, brani che hanno contribuito a rendere immortali alcuni film grazie al senso melodico elegante e raffinato e ad una visione, a sua volta, attenta alle dinamiche del racconto.

“It had better be Henry Mancini” è il risultato del lavoro compiuto da Cristiana Polegri e Roberto Spadoni sulla musica del grande compositore italo-americano. Un lavoro compiuto con un organico ampio ed articolato, organico che consente attraverso gli arrangiamenti di Roberto Spadoni e, naturalmente, attraverso le combinazioni timbriche di esplorare le linee espressive e le tante sfaccettature presenti nei temi firmati da Mancini. Polegri e Spadoni si misurano con un approccio propositivo, condotto verso la definizione di soluzioni personali e possibili all’interno dei vari brani, con una visione anche ironica – come rivela, in qualche modo, anche il titolo del disco – e con una convinzione maturata nella lunga gestazione del disco. Il lavoro nasce infatti dall’idea iniziale di Cristiana Polegri ed è proseguito poi con la scelta dei brani da reinterpretare all’interno del repertorio di Mancini e con la costruzione degli arrangiamenti proposti da Roberto Spadoni: la scelta dei musicisti e delle combinazioni timbriche di un organico che richiama in qualche modo l’ensemble di Birth of the Cool rappresenta poi il passo ulteriore nella definizione di un progetto che si muove, allo stesso tempo, con rispetto e carattere all’interno del materiale scelto. Le peculiarità degli ospiti coinvolti rappresentano, infine, l’ingrediente che colora ulteriormente il disegno tracciato dai due musicisti.

Gli undici brani portati nel disco sono tra i brani più famosi firmati da Henry Mancini. Undici brani legati, nell’immaginario collettivo, ad alcune delle scene più indimenticabili della storia del cinema. Colazione da Tiffany e La Pantera Rosa, Hollywood Party, Peter Gunn e I giorni del vino e delle rose costituiscono alcune delle tappe della fortunatissima collaborazione tra Mancini e Blake Edwards. La produzione di Henry Mancini si è poi sviluppata anche al fianco di altri registi importanti come Howard Hawks, Arthur Hiller e Paul Newman. Polegri e Spadoni hanno mantenuto l’atmosfera scanzonata e distinta, sottilmente ironica e sempre ricercata della visione musicale di Henry Mancini, visione esaltata in maniera naturale dalle pellicole di Edwards: sia nelle dinamiche più corpose che nei passaggi più intimi e delicati, il loro lavoro trova con una buona continuità le chiavi di lettura giuste per riportare all’ascoltatore gli aspetti già conosciuti di quella musica e per suggerire – o aggiungere, a seconda dei casi – un punto di vista fresco e particolare.

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