Matteo Bisbano Memmo: pianoforte
Convivium Records – CR066 – 2021
Il pianoforte come terreno di gioco musicale: è questa, in pratica, l’idea messa in atto da Matteo Bisbano Memmo per far convergere e incontrare tra loro riferimenti stilistici differenti come pedine di una partita articolata ed estesa. Il pianista conduce infatti il proprio percorso con una miscela di energia e virtuosismo, senso lirico, curiosità e attenzione agli equilibri generali.
Il repertorio affrontato in Metalknife è quanto mai vario e vasto, affianca Art Tatum e i Metallica, Charles Mingus e Massenet, le frenetiche evoluzioni delle stagioni pionieristiche del jazz e la grande carica emotiva di un brano come Alfonsina y el Mar. Il denominatore comune diventa perciò l’interpretazione proposta da Bisbano, un’interpretazione pensata per riprendere e sfruttare la dimensione orchestrale dello strumento e per trovare una connessione tra attitudine classica e spinte provenienti dal mondo del jazz. E non è un caso che il nucleo centrale del lavoro siano le riletture degli arrangiamenti di Art Tatum di brani dei vari repertori del jazz come Tiger Rag, Tea for Two, Yesterdays e dell’Elegie di Jules Massenet: un disegno costituito da ricercati equilibrismi, scatti improvvisi e rigogliosi abbellimenti e che offre all’esecutore, allo stesso tempo, un banco di prova importante e la possibilità di esprimersi a pieno. Bisbano si era dedicato in passato alla trascrizione di alcune pagine eseguite dal maestro statunitense e questa lezione diventa basilare per consolidare un approccio che nasce da una combinazione di precisione tecnica e di fioriture espressive. Intorno ai brani citati sopra, Bisbano sviluppa poi il lavoro con una visione coerente e solida, una visione che si ritrova sia nei temi originali che nella ripresa di alcuni capolavori della letteratura jazzistica: il pianista ripercorre gli spunti contenuti nei vari brani con forza – con impeto, se si vuole, in alcuni passaggi – e con destrezza, con attenzione e con la visione del discorso nel suo complesso. Un insieme largo di suggestioni diverse che Bisbano fa risuonare utilizzando contrasti e sintonie, riprendendo e mettendo insieme codici e stilemi in maniera personale, in una ricerca costante e spesso efficace di soluzioni audaci, funamboliche alle volte, e giocate sempre con convinta intensità e con il massimo coinvolgimento.
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