Encore Music – 2022
Pietro Paris: contrabbasso
Paolo Petrecca: tromba
Manuel Magrini: pianoforte
Lorenzo Brilli: batteria
Lorenzo Bisogno: sax tenore
Leonardo Radicchi: clarinetto basso
Ruggero Fornari: chitarra
È un bell’esordio ricco di promesse e premesse Underneath, opera prima del contrabbassista e compositore Pietro Paris. Il musicista perugino oltre al suo gruppo si è fatto affiancare nel disco come ospiti da Lorenzo Radicchi al clarinetto basso, Lorenzo Bisogno al sax tenore e Ruggero Fornari alla chitarra. La musica di Paris è piacevole, senza pretese, e si ispira ad alcune precise stagioni del jazz che vanno dal post bop, al mainstream, all’avanguardia. Naturalmente non sono semplici riletture ma moderne variazioni di linguaggi aggiornati al presente attraverso esecuzioni collettive, spunti individuali e un suono preciso e di gruppo. Le composizioni sotto otto e appartengono alla penna di Paris. Il disco si apre con un assalto post bop in Bedford Pt.1. Qui c’è Bisogno al sax che spinge con la tromba, tra passaggi modali di pianoforte e richiami bop. Un dialogo al fulmicotone mentre la sezione ritmica arrota groove su groove. Segue Euripide, brano più filosofico, lento, intimista, con la tromba che disegna traiettorie leggere e ombrose. A song for failures è sulla stessa lunghezza d’onda del brano precedente con la tromba sempre in primo piano e Magrini che ne disegna i contorni. Ballad intensa e riuscita. Invece Split Decision è un pezzo veloce, dinamico, modale nei tempi. Manifesto senza dubbio è il brano più bello e raffinato del disco, costruito su un gioco di suoni, interscambi e latrati timbrici del consistente apporto del clarinetto basso di Radicchi. Underneath scivola via nella sua interessante esposizione con il mainstream di A call for che vede Ruggero Fornari alla chitarra; la seconda parte di Bedford, meno sostenuta e dinamica rispetto alla prima, e la chiusura soft e notturna di Never been here.
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