Il jazz di Roberto Magris, tra melodia e senso della tradizione

Roberto Magris, pianista sopraffino e perfettamente a suo agio con il linguaggio afroamericano, soprattutto mainstream, da diversi anni produce i suoi dischi con la JMood Records, casa discografica di Kansas City. Negli ultimi tempi ha pubblicato due dischi di cui il primo, “Match Point” registrato a Miami prima del Covid e pubblicato lo scorso anno. “Match Point” è un disco colorato, solare, ritmico e cantabile, che vede al vibrafono il cubano Alfredo Chacon, il costaricano Rodolfo Zuniga alla batteria e Dion Kerr al contrabbasso. Otto tracce di cui quattro scritte da Magris e le restanti cover di Tyner, Monk, Weston e Kermode. Fascinoso il rapporto tra piano e vibrafono, due scuole a confronto entrambe in sintonia per caratteristiche ritmiche e armoniche. Spesso i due strumenti danno l’impressione di fondersi l’uno con l’altro generando un suono unico e accattivante. Brani d’impatto: la notevole versione di Search For Peace di McCoy Tyner e The Magic Blues dello stesso Magris.

Il secondo disco, “Duo & Trio” è stato registrato con due diverse formazioni e tempi. Qui la musica cambia direzione rispetto al disco precedente. Ci sono meno colori e atmosfere esotiche sostituite da un paesaggio post bop e di moderno mainstream. Il disco ne contiene undici di cui quelli dispari vedono Magris dialogare con il sassofono dell’ottimo Mark Colby. Questi pezzi sono stati registrati nel 2019 a Chicago, qualche tempo prima della morte del sassofonista avvenuta il 31 agosto 2020. Nei brani pari, il pianista si esprime in trio con l’apporto delle congas in due brani. Dunque un disco con due facce in cui quella in duo è meravigliosamente affascinante per via del loro dialogo diretto e sincero. Entrambi si calano nei pezzi e ne danno interpretazioni efficaci e melodiose, come in Some Other Time, Old Folks e In the springtime of My Soul che vede Colby al soprano. I brani in trio invece restituiscono un suono meno intimo, ma più aperto e ritmico. Qui Magris sfodera le sue passioni pianistiche con una serie di riuscite versioni di Bellarosa di Elmo Hope, Melody for “C” di Sonny Clarck, Cherokee di Noble e la splendida Samba Rasta di Andrew Hill.

 

Roberto Magris: Match Point (JMood Records – 2019)
Roberto Magris: pianoforte
Alfredo Chacon: vibrafono, congas
Dion Kerr: contrabbasso
Rodolfo Zuniga: batteria

Roberto Magris: Duo & Trio (JMood Records – 2022)
Roberto Magris: pianoforte
Mark Colby: sax tenore, sax soprano
Elisa Pruett: contrabbasso
Brian Steever: batteria
Pablo Sanhueza: congas

 

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