Lorenzo Bisogno Quartet plus Massimo Morganti – Open Spaces

Open Spaces è il disco d’esordio da leader di Lorenzo Bisogno. Si può subito affermare che è un lavoro di belle speranze nel senso che Bisogno, vincitore del premio Urbani, qui dimostra di muoversi come un veterano restando in equilibro tra tradizione e modernità. Assecondato da giovani musicisti come il creativo e bravo Magrini al pianoforte, Paris al contrabbasso, Brilli alla batteria e affiancato dal fuoriclasse Massimo Morganti al trombone, Bisogno ha confezionato un disco diviso in due parti: nella prima spazio ad un jazz “classico”, post bop, suonato con semplicità, diretto e senza fronzoli. Spazio anche alla melodia ed alla cantabilità, come succede nella ballad d’apertura al disco intitolata Time to Find Out. Il sax rassicurante di Bisogno tiene i tempi con maestria e swing. La title track ha aspirazioni coltraniane ben sostenute dal sax e da una sezione ritmica edificante e presente. 317 East 32nd Street di Tristano, prima delle due cover presenti nel disco, si avvale della presenza del trombone, che definisce al meglio una bella versione bop del pianista americano. Searching for the Next possiede un allure metropolitano, diviso nei tempi tra ballad e un quieto dinamismo. Groovy, porta l’ascoltatore nella seconda parte del disco. Il jazz suonato è più vicino alla contemporaneità, incisivo nel ritmo, aperto, funky, con il sax diretto e incisivo. Segue Cicli solari, che apporta un senso di libertà, si odono echi free, fraseggi e dialoghi interessanti. Cicli lunari riporta tranquillità dialogica e sonora, il piano si erge a elemento esiziale discorrendo all’unisono con sax e trombone. Open Spaces si chiude con la seconda cover del disco, una versione efficace di The Moontrane di Woody Shaw.

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