Lanciano – 18.5.2023
Foto: Fabio Ciminiera
Enrico Merlin: chitarra elettrica, chitarra acustica
Un concerto in solo di Enrico Merlin è, in realtà, un azzardo tra connessioni musicali inattese, un “luogo” in cui si evocano brani e artisti, altri vengono sfiorati, altri ancora vengono saltati semplicemente per mancanza di tempo anche se avrebbero potuto tranquillamente apparire dietro una delle tante svolte trasversali e impreviste del discorso tracciato dal chitarrista. Il concerto tenuto a Le Caltapie è stato l’ultimo appuntamento di una intensa “discesa in terra d’Abruzzi” (per citare il Bruno Ganz di “Pane e Tulipani”) che ha visto Enrico Merlin protagonista, oltre che del concerto, di una masterclass dedicata a Miles Davis organizzata da Marco Di Battista al Conservatorio di Pescara mercoledì 17 maggio e di una guida all’ascolto tenuta a Musica e Libri di Lanciano, nel pomeriggio di giovedì 18.
L’universo sonoro di Enrico Merlin attinge a una enorme quantità di riferimenti che vengono collegati tra loro e utilizzati dal chitarrista in maniera decisamente personale, sfidando i codici e le griglie sovrapposte dai generi musicali. Con sapiente presenza scenica e piglio da consumato entertainer, Merlin ha saputo trasformare il concerto serale a Le Caltapie in un incontro musicale tra amici, inanellando una serie di brani diversi per estrazione e provenienza, alternando standard del jazz come Darn that dream e canzoni celebri come La Bamba ad intricate evoluzioni blues e a brani provenienti dai suoi lavori e dalla piece teatrale “Il principio dell’incertezza” (una vera e propria esplorazione dei principi della meccanica quantistica realizzata insieme allo studioso e drammaturgo Andrea Brunello). Si sviluppa così un percorso ricco di suggestioni divergenti, condiviso con un pubblico partecipe nell’intimità di uno spazio prezioso e raccolto come sono, appunto, Le Caltapie. Un percorso sempre in movimento, a volte addirittura bulimico di note e riferimenti, una centrifuga che rilancia con costanza le tante curiosità e i mille interessi di Merlin. Un percorso che ha spesso intercettato anche una vena melodica e lirica fornendo così un ulteriore spazio di manovra al chitarrista e una prospettiva diversa dal solitoal flusso dele improvvisazioni.
Enrico Merlin ha dato poi vita, nel concerto lancianese, ad una versione resiliente e situazionista delle soluzioni timbriche solitamente adottate: il chitarrista ha utilizzato infatti la strumentazione (chitarre, pedaliere e amplificatore) di Stefano Di Matteo trovando passo dopo passo la strada per ricostruire il proprio mondo sonoro e i capisaldi della sua ricerca sui suoni. La necessità ha “forzato” una connessione ancor più stretta con il momento vissuto durante il concerto, con le risposte acustiche della sala e con il pubblico presente, una strada naturale per dare al concerto la dimensione di un incontro tra amici, dove la barriera tra palco e platea viene superata subito a favore di un dialogo partecipato e divertito.
Un vero e proprio happening, quindi, con i vari interessi e le ancor più varie conoscenze musicali di Enrico Merlin a guidare un flusso sviluppato brano dopo brano seguendo istinto, ragione e intuizioni e condotto con la continua intenzione di trovare soluzioni e a partire dalle reazioni – a seconda dei casi, spigolose, esplosive, suadenti o ancestrali – tra i diversi elementi portati nel discorso.
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