Südtirol Jazzfestival Alto Adige 2023
Solo i pesci sono rimasti: Nella primavera del 2019, il regista statunitense Abel Ferrara ha girato alcune scene del suo film “Siberia” nel Bunker H in via Fago a Bolzano, liberando anche delle anguille in un’area allagata delle gallerie. Al termine delle riprese la troupe è partita, “Siberia” è stato proiettato al festival internazionale del cinema di Berlino nel 2020 – e le anguille nuotano tuttora tranquille nel sistema di caverne artificiali, che soldati tedeschi avevano ricavato nel porfido come rifugio antiaereo nel 1943 e 1944. Il 4 luglio, la batterista coreana Sun-Mi Hong e il trombettista scozzese Alistair Payne suoneranno in questo labirinto di gallerie, stretti corridoi e atri, esplorando le possibilità sonore della loro combinazione strumentale in uno spazio sotterraneo.
Un’intera regione diventa palcoscenico: dal 30 giugno al 9 luglio, il Südtirol Jazzfestival Alto Adige propone 55 concerti perlopiù gratuiti in luoghi particolari, come la distilleria Roner di Termeno, l’abbazia di Novacella, l’Est Ovest Country Club di Merano, lo Stanglerhof di Fiè, la bottiglieria Harpf di Brunico o il Social Activation Hub Basis Venosta presso la caserma Druso di Silandro. Dal 2 al 4 luglio, i musicisti austriaci Siegmar Brecher (clarinetto basso), Lorenz Raab (tromba) e Valentin Schuster (batteria) condurranno un’escursione jazz dal Rifugio Gardenacia alla Cappella S. Silvestro in Vallunga, mentre il gruppo di Bruxelles Don Kapot e il pianista Fulco Ottervanger proporranno una suite di 60 minuti con un divertente mix di Krautrock e jazz sul tetto della cooperativa turistica di Bressanone il 6 luglio. Il 7 luglio invece, la violoncellista guatemalteca Mabe Fratti suonerà composizioni originali e sperimentali nel giardino del Parkhotel Holzner di Soprabolzano, mentre la giovane band tedesca Stax presenterà il suo nuovo album “Suboptimal“ presso il Lago Treyer di Speikboden il 9 luglio.
Il jazz è una realtà notturna. Al Batzen Sudwerk di Bolzano nel cuore della notte, gruppi e progetti musicali contemporanei amplieranno gli spazi sonori del jazz. Questi concerti notturni saranno veri e propri viaggi di esplorazione – tra effetti elettronici, robot sonori, libere improvvisazioni, esperimenti e progetti musicali inediti.
Anche quest’anno il Parco dei Cappuccini di Bolzano sarà il luogo centrale del festival, diventando così la principale sede jazzistica dell’intera provincia. Durante nove giorni, nell’oasi verde in centro città si terranno ben 15 concerti: dalla serata di apertura con tre gruppi, ai concerti con progetti di spicco della giovane scena europea, fino alle Basecamp Sessions con due gruppi per volta e alla Euregio Collective Night con tre band formate da musiciste e musicisti del Tirolo, Trentino e Alto Adige. Dal 30 giugno all’8 luglio, il “Basecamp” di Bolzano sarà aperto tutti i giorni dalle 19.00 alle 24.00. Al Parco Cappuccini durante il periodo del Jazzfestival ci saranno anche un bar e un ristorante.
Alcuni dei luoghi di concerto sono strettamente legati alla storia della provincia, come la galleria Poschhaus, scavata nel 1962 nella valle di Lazzach per raggiungere i giacimenti minerari sotto Monteneve dal versante di Ridanna. Il 2 luglio, dinanzi all’ingresso della galleria e in mezzo ad un paesaggio alpino mozzafiato, il trio francese La Litanie des Cimes combina jazz improvvisato con elementi di musica „classica“ ed immergerà il pubblico in uno stato contemplativo.
Anche il forte di Fortezza è un luogo ricco di storia: questa fortificazione militare in Val d’Isarco, consegnata all’esercito austriaco nel 1838, è stato a lungo un luogo misterioso, inaccessibile e minaccioso. Per un periodo era abitato da ben duemila soldati, fu anche deposito delle riserve d’oro sottratte alla Banca d’Italia durante la Seconda guerra mondiale e nel dopoguerra fungeva da deposito di munizioni dell’esercito italiano. L’8 luglio, tre musicisti del collettivo Ghost Horse condurranno un tour di esplorazione sonora nei sotterranei e nelle casematte del forte, trasformando il grigio bastione di pietra in un colorato paesaggio musicale. Dopo il tour, il collettivo Ghost Horse per intero terrà un concerto nell’area esterna della fortezza centrale.
Quando al sassofonista tenore Lester Young fu chiesto di ricostruire lo stile della Count Basie Orchestra degli anni ’30, rispose: “Non suono più così. Suono in modo diverso e vivo in modo diverso”. Il jazz è sempre anche musica di una determinata epoca. Il 30 giugno, dopo il concerto d’apertura al Parco dei Cappuccini, il Südtirol Jazzfestival Alto Adige si sposterà alla Fiera di Bolzano per un evento techno-jazz dal titolo Synergy, dove verranno combinati techno, musica elettronica, elementi jazz e visuals artistici. Insomma, un viaggio nel futuro dove si spazia tra generi musicali – da vedere, ascoltare ma soprattutto da ballare.
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