Cam Jazz – CAMJ 7811-2 – 2008
Giovanni Guidi: pianoforte
Dan Kinzelman: sassofono tenore
Stefano Senni: contrabbasso
Joao Lobo: batteria
L’elogio della purezza sonora, della bellezza e della rarefazione armonica, un susseguirsi di atmosfere minimali e nord-europee che rimandano, senza mai emulare, a quelle sonorità che hanno caratterizzato la gloriosa ECM.
Giovanni Guidi, giovane e talentuoso pianista umbro, alla testa di un quartetto perfetto, ha creato tutto questo.
Ci regala dieci tracce di grande spessore musicale, in cui mai si lascia catturare dal virtuosismo sterile e fine a se stesso; è un lavoro introspettivo, il suo, in cui la singola nota pesa quanto un macigno!
Tutto è dosato, infonde serenità e quasi mai inquietudine, e il fluttuare delle melodie non trova ostacoli in alcun brano, persino in Frankie Bear, il brano in cui si respira aria di certo “art rock” e nel quale la potenza del sassofono di Dan Kinzelman viene fuori esuberante, esaltando i toni aspri di un brano che “urla”.
Il tocco di Giovanni è raffinato, il suo fraseggio e i suoi interventi mai importuni; il suo intimismo lo salva da certi entusiasmi che avrebbero preso la mano in “scorribande” tecniche e armoniche.
L’estrema cura del suono e le atmosfere intimiste contraddistinguono la title track, The house behind this one, un brano sognante che disegna paesaggi quieti e grandi spazi aperti.
Sopraffina la versione della celebre Quizas quizas quizas di Osvaldo Farres, dal tono cameristico, trattata, in certi momenti, quasi come un corale bachiano! E che dire di You are here un tema semplice che cattura subito la fantasia dell’ascoltatore e che presto esplode in un boato di suoni che si chiude in lontananza con il rullante di Joao Lobo.
The house behind this one è un album che si lascia ascoltare tutto d’un fiato…
Un album che esalta la semplicità, la freschezza melodica e la ricerca di atmosfere intense, dolci e a volte ruvide al contempo.