Materical Quartet @ Alessandria Jazz Festival

 


Enrico Farnedi: cornetta

Luca Serrapiglio: sax contralto, sax baritono
Luca Bernard: contrabbasso
Giacomo Pisani: batteria

Alessandria – 6.10.2023

Foto: Massimo Cairo

Nonostante pandemie, crisi economiche ed eventi bellici, il Jazz Festival di Alessandria (fortunatamente!) non cede il passo. Il merito va riconosciuto a Giorgio Penotti, direttore artistico e factotum di questa e delle passate rassegne, e ad un pubblico attento ed affezionato. Cinque date distribuite su tre settimane in due diversi siti cittadini: questo il festival. Rendiamo conto qui del concerto di venerdì 6 ottobre nei locali suggestivi, e quanto mai adatti, della “serra” negli orti sociali cittadini. Sul palco la formazione forse più originale, attuale ed ambiziosa, della rassegna: il neo costituitosi Materical Quartet fresco d’esordio discografico (Aut Records) che qui riproporrà quasi integralmente. La prospettiva dei Materical è legittimamente ambiziosa e sostenuta da evidente esperienza, preparazione e intelligenza musicale. La, lodevole, volontà di collocarsi in un jazz contemporaneo, aggiornato e attento al “libero” interscambio tra i fiati, e con pratiche compositivo-ideative e improvvisative orientate all’ibridazione di generi, pare persino troppo scoperta. Aprono il concerto la cornetta del bravissimo Enrico Farnedi e il contralto di Luca Serrapiglio; in solitudine, semplicemente e delicatamente armonizzati ma subito interrotti da un vamp di basso sostenuto da un ritmo percussivo (Giacomo Pisani alla batteria) vagamente orientaleggiante, memore di altre saturniane esperienze. Sul vamp, i due fiati compaiono separatamente per unirsi presto nel lirico tema di The Seasons esposto all’unisono. Poi ancora i soli: l’esile contralto di Serrapiglio, evocante un’Africa immaginaria, e la lirica struggente cornetta conducono ad un solo di contrabbasso impregnato di blues e infine alla ripresa del tema con un nuovo dialogo tra i fiati. Oltre l’apparente semplicità di temi e assoli, la musica sia sostenuta da un accorto lavorio compositivo e di organizzazione del materiale musicale sottostante. Seguono i brani della recente prova discografica, che consigliamo sicuramente: l’angoloso tema di If I Were a Bee un poco prigioniero dei soventi cambi di ritmo, con il sassofono che alterna sequenze di scale a note lunghe e un lungo solo di contrabbasso su cui i fiati, con Ornette in mente, accennano un tema lirico e dolente. La contemporanea capacità di spostare e variare atmosfere con semplici, apparentemente banali, mosse è un’altra qualità rara della formazione. La cornetta sordinata espone L’osso sul fianco e l’improvvisazione dolcissima che segue è grandemente memore del Davis anni ’50. Quando il lento walkin’ bass elettrico, dell’ottimo Luca Bernard, espone la semplice linea blues prende allora forma una ormai archetipica film music (Davis e Mulligan?) modernamente cool. Il tema (volutamente banale?) arriva molto dopo e dimostra quanto sia rischioso e delicato confrontarsi, oggi da qui, con il mondo del blues. Un lungo pirotecnico solo di batteria introduce il tema di Dry Sand che alterna frasi a note ribattute con altre a frasi lunghe a stop chorus in dialogo serrato con il drum set. Il proseguio del concerto mette ulteriormente in luce le diverse anime, personalità e culture musicali dei singoli, elementi di ricchezza non ancora pienamente armonizzati in un progetto che vuole essere collettivo e comunitario. Anche le diverse firme compositive, Serrapiglio si riserva il prevalente ruolo compositivo, hanno dato varietà al concerto sottraendo però coerenza e omogeneità alla proposta. Come contemplare il lirismo e la capacità di invenzione melodica di Farnedi con l’intellettualismo e l’uso delle tecniche estese di Serrapiglio. Come tenere a bada l’irruenza, sovente sopra le righe, di Giacomo Pisani e coniugarla con una idea di musica varia e attenta ai dettagli. Il contrabbasso e la musicalità sicura di Luca Bernard potrebbe essere un ottimo punto di partenza per una formazione che potrà riservare diverse sorprese.

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