Joey Calderazzo: pianoforte
Miguel Zenon: sassofono tenore
Orlando Le Fleming: contrabbasso
Donald Edwards: batteria
Verona, Teatro Ristori – 31.10.2023
Foto: dal sito del Teatro Ristori (teatroristori.org)
Dopo il concerto iniziale del trio Michael Blicher, Dan Hemmer e Steve Gadd entra nel vivo la stagione jazzistica del Teatro Ristori di Verona con una serata che scalda le poltrone con il trio del pianista Joey Calderazzo coadiuvato dal sassofonista Miguel Zenon.
Anche quest’anno l’ottimo programma vede alla direzione artistica il maestro Alberto Martini.
Per chi, come il sottoscritto, non ha potuto che amare la musica di Michael Brecker si ricorda del pianista newyorchese come struttura portante di quella band, non solo per la sua rilevanza tecnica e artistica, ma anche per i molteplici brani da lui composti.
Da ricordare le sue collaborazioni con la band di Branford Marsalis e il suo magnifico trio con cui si presenta a Verona.
Si parte con un brano dal carattere muscoloso che ricorda i temi del be bop ma poi si caratterizza per una forte libertà armonica: Zenon si lancia in un assolo infuocato e Calderazzo si muove agilmente tra piano e tastiere coadiuvato da una batteria portentosa.
Con Midnight Voyage e Sea Glass, entrambi composti dal pianista, si torna ai dischi storici con il sassofonista Michael Brecker. Il primo brano dal carattere più intimista e cerebrale vede l’introduzione delle tastiere che permangono creando un effetto straniante: l’attesa creata dagli accordi delle testiere si imbattono con la dinamicità del sassofono.
Il secondo brano ha dalla sua la bellezza nel chorus, semplice e ammaliante, che mette in risalto la notevole intelligenza compositiva dell’artista newyorchese.
Il brano Ciana è un tango solare che permette al contrabbassista di mettersi in luce con l’indovinata introduzione iniziale.
Una serata che ha confermato in pieno le doti di intensa leggerezza e virtuosismo del trio.
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