Stefania Tallini/Franco Piana – E se domani

Non è la prima volta che tra Stefania Tallini e Franco Piana ci sia una collaborazione musicale. Mai tale incontro è stato musicalmente più convincente di quello documentato in E se domani. Da una parte c’è il pianismo moderno, a tratti esotico e latino, della Tallini, e dall’altra l’esperienza, la classe e la maestria di un trombettista che fa parte della storia di questa musica. I due, si diceva, si integrano perfettamente l’uno con l’altro sia che le composizioni siano della pianista o che siano del trombettista. Poi la Tallini è già da tempo in possesso di una propria voce, ha ritmo, sa inventare e ha un che di gioioso nel suo pianismo che viene fuori anche in momenti nostalgici come in I think of you o in Estate. Franco Piana qui si diverte a fare lo scat e ad usare il suo strumento a fiato anche in termini percussivi. E se domani, chiaro riferimento a Carlo Alberto Rossi, è un brano intenso e allo stesso tempo un manifesto di intenzioni, un programma musicale che si va ad ascoltare, una performance, forse creata per caso tra due personalità forti e diverse (Estemporanea due), che apre un futuro radioso di suoni e musica raffinata. Tra contrappunti di tromba, pennellate di pianoforte e immagini colorate, E se domani si pone come un disco in cui domina su tutto il piacere fortemente estetico di comunicare in musica la propria idea di bellezza.Segui Flavio Caprera su Twitter: @flaviocaprera