Giampiero Spina: chitarra, elettronica
Luca Fabio Gusella: vibrafono
Tito Mangialajo Rantzer: contrabbasso
Massimo Pintori: batteria
Barly Records – 2023
Chi scrive ha avuto la possibilità di ascoltare le musiche di Alien Flowers dal vivo prima che venisse registrato il disco. L’impressione che si ebbe allora e riconfermata adesso dalla registrazione è che si è di fronte al miglior disco, almeno a quello più personale, del chitarrista Giampiero Spina. La musica di Spina rispecchia la sua personalità: discreta, mai sopra le righe, riflessiva, sentimentale, ironica, nostalgica e melodiosa. Bene, il disco racchiude tutto questo. Realizzato in quartetto, con Luca Fabio Gusella al vibrafono, Tito Mangialajo Rantzer al contrabbasso e Massimo Pintori alla batteria, Alien Flowers è un disco di forte fascino sia per le atmosfere che la musica suonata crea, che per quel senso di calcolato smarrimento che profonde nell’ascoltatore. Porta la memoria a quei film di fantascienza in bianco nero dove gli attori si muovono con fare irrealistico in un contesto per nulla familiare, alieno e alterato dalla gravita. La sensazione che si ha è di fluttuare a mezz’aria, pervasi da un senso d’impotenza e in balia delle note, come incastrati in un quadro di Magritte o vittime di un incanto alla Morel. È il segreto di Neverland fiore alieno e prezioso, brano epitome dell’intero disco.
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