Baldo Martinez – Projecto Miño

Baldo Martinez - Projecto Miño

Karonte – KAR 7802 – 2008

Baldo Martinez: contrabbasso

Maite Dono: voce

German Diaz: ghironda

Chiaki Mawatari: tuba, serpente

David Herrington: tromba

Antonio Bravo: chitarra elettrica

Alejandro Perez: sax tenore, sax soprano, clarinetto

Pedro Lopez: batteria, percussioni

Carlos Castro: vibrafoni, percussioni

Valentin Clastrier: ghironda



Projecto Miño è un lavoro con una genesi e obiettivi molto particolari. Innanzitutto viene da lontano, nel senso che recupera suoni, strumenti e modalità antiche: la ghironda, il serpente per quanto riguarda le sonorità; temi, canti popolari e radici, invece, forniscono il punto di partenza per le composizioni e gli arrangiamenti di Baldo Marti­nez. Il progetto è nato, infine, grazie alla commissione del festival portoghese Guimaraes Jazz.


Il Miño è il fiume che segna il confine tra la Spagna, e più in particolare la Galizia, e il Portogallo. Marti­nez ha esplorato la musica di questa regione secondo le tendenze contemporanee del jazz europeo, mettendo a confronto modalità antiche e moderne in una fusione davvero particolare.


Il percorso scelto dal contrabbassista galiziano è quello di accostare con atteggiamento democratico e paritario i vari elementi messi in gioco e, eventualmente, di scambiare le funzioni normalmente assegnate a ciascuno strumento. Il percorso intrapreso diventa così una continua sarabanda di possibilità sonore, di contrasti e similitudini, di avvicinamenti.


La gestione del materiale sonoro avviene in forma di suite. Oltre al brano intitolato, appunto, Suite del Miño, lo sviluppo dell’intero lavoro è percorso da alcuni piccoli temi e richiami sonori che fungono da punti fermi per le riprese e le ripartenze, per gli scambi di ruolo e la gestione delle dinamiche. Alla voce e al contrabbasso viene spesso assegnato il ruolo di aprire brani e atmosfere, di guidare i passaggi. Il lavoro vive di una sua dimensione complessiva: questo consente di inserire spunti diversi in ciascuna traccia, di riprendere temi e svilupparli secondo diverse angolazioni, di dar vita ad un affresco vitale e sfaccettato.


La voce e il contrabbasso da una parte e la grande varietà delle percussioni e un approccio ritmico aperto a soluzioni diverse, dall’altra, offrono il quadro generale all’interno del quale si muovono gli altri elementi, l’arena in cui i vari musicisti giocano e confrontano stili e sonorità. Marti­nez presenta in questo modo otto temi originali: la scrittura accoglie ambientazioni antiche e stilemi della tradizione, la regia musicale dispone oggetti e momenti in modo da permettere incroci inconsueti a un organico ampio, variegato e davvero particolare – chitarra elettrica, tromba, ghironda, vibrafono, sassofoni e serpente. Una interazione naturale grazie alla lucida abnegazione dei musicisti. Alcuni incroci sonori – soprattutto la ghironda con la chitarra e la tromba – creano in modo efficace la dimensione sonora della musica di Projecto Miño, una fertile terra di mezzo tra possibilità e stili provenienti da tempi e luoghi diversi.


Gli aspetti più moderni si dispongono soprattutto nella gestione ritmica e negli spazi assegnati all’improvvisazione. La costruzione unitaria del lavoro consente al contrabbassista di utilizzare introduzioni, finali e obbligati come strutture di passaggio e raccordo: spunti ben calibrati annunciano o suggeriscono situazioni che verranno esplorate in seguito. Marti­nez utilizza il jazz, alcune ritmiche sostenute e certa psichedelia come espressioni più rivolte al presente. Projecto Miño vive di un costante confronto tra le istanze musicali invocate dal contrabbassista: il jazz fornisce, con la sua attitudine e con il modo di rapportarsi a repertori differenti, gli strumenti per amalgamare i materiali a disposizioni e creare una musica intrigante, rispettosa di tradizioni e sonorità ancestrali, attenta a valorizzare gli aspetti più moderni.


La voce di Maite Dono, in particolare, dispiega anche nelle tracce del disco il suo forte impatto scenico: al canto si affiancano invocazioni, urla, sussurri e risate. Un vocabolario espressivo che amplia ulteriormente le possibilità dell’ensemble, soprattutto nel dialogo con i diversi strumenti e nelle sezioni di insieme.


Nel progetto di partenza, la regione attraversata dal fiume Miño è una terra unita dal percorso del fiume, dalle culture che nascono e vivono intorno ad esso. La musica di Marti­nez unisce, allo stesso modo, con un flusso costante e ben articolato le tante anime che lo compongono.