Autoproduzione – 2010
Leonardo Cesari: batteria
Fabrizio Mandolini: sax tenore, sax soprano
Pasquale Laino: sax baritono, sax alto, clarinetto
Nicola Puglielli: chitarra acustica, chitarra elettrica
Bruno Zola: contrabbasso
Eva Coen: voce
Claudio Corvini: tromba
Gabriele Greco: contrabbasso
Lutte Berg: chitarra elettrica
Daniele Pozzovio: pianoforte
Lullabies for E.T. children è un album composito, aperto nelle ispirazioni dei vari brani a tanti stili differenti per raccontare, e raccontarsi, tanti aspetti del nostro mondo musicale. Un quintetto di base con le voci dei due sassofoni di Fabrizio Mandolini e Pasquale Laino e la ritmica formata da chitarra, Nicola Puiglielli, contrabbasso, Bruno Zola, e batteria, Leonardo Cesari: a loro si aggiungono gli interventi vari e intensi degli ospiti a seguire e ad alimentare il percorso musicale. Si passa dalla canzone tradizionale dell’est europeo, Polyushko Pole, al mainstream jazz di Altaj, all’ispirata vena latina di Hermoso, cantata da Eva Coen per proseguire con il blues, la canzone di ispirazione popolare, la ballad, il dialogo, serrato e moderno, tra sax tenore e batteria e via dicendo.
Se “ninne nanne per bambini extraterrestri” può sembrare un titolo enfatico e altisonante, il lavoro di Cesari è totalmente rivolto al racconto e ad una visione musicale accogliente. Il presupposto di Lullabies for E.T. children – illustrato dalla dedica alla figlia di Cesari, dalle immagini di Fabrizio Mandolini e dalle foto dei musicisti a tre anni – è proprio nel voler tramandare il ricco patrimonio musicale che si può ricondurre al jazz. Un’operazione compiuta con spirito pacato, suonando i brani con rispetto per il contesto stilistico verso cui diretti dalla scrittura di Cesari, lasciando passare senza arroganza la propria personalità. I linguaggi e i suoni diversi permettono di affrontare e tenere in primo piano l’attitudine del racconto, l’idea dell’incontro e dello scambio tra persone.
E tutti i musicisti coinvolti rispondono in maniera partecipe all’invito di Cesari e conferiscono alla narrazione la forza espressiva del dialogo, della presenza. Il percorso molteplice del disco non diventa mai disordinato o spiazzante, proprio per la disposizione attenta del leader e de suoi compagni di avventura. Un disco suonato con garbo e con la voglia di testimoniare attraverso la musica la propria visione del mondo.