Francesco Bearzatti Tinissima Quartet – X (Suite for Malcolm)

Francesco Bearzatti Tinissima Quartet - X (Suite for Malcolm)

Parco della Musica Records – MPR025CD – 2010




Francesco Bearzatti: sax tenore, clarinetto, xaphoon, electronics

Giovanni Falzone: tromba, effetti umani

Danilo Gallo: contrabbasso, basso elettrico

Zeno De Rossi: batteria, percussioni

Napoleon Maddox: voce

Mauro Gargano: contrabbasso







Il percorso del Tinissima Quartet di Francesco Bearzatti prosegue dopo il primo lavoro dedicato, appunto, a Tina Modotti. Il nuovo disco si intitola X (Suite for Malcolm) e rivolge la sua attenzione a Malcolm X, attivista afroamericano assassinato a New York, nel 1965.


Come nel precedente, le tracce del disco ripercorrono le vicende personali e storiche del personaggio: se, però nel caso di Tina Modotti, le ispirazioni erano varie e il disco presupponeva un lavoro di sintesi sia nella scrittura che nell’esecuzione, in questo caso il terreno di gioco è quello della musica black, dalle radici del jazz al funky, al rap alla disco degli anni ’70, senza tralasciare il free e le ispirazioni africane. Bearzatti utilizza i vari input nella scrittura secondo lo sviluppo temporale degli stessi generi e mettendo in evidenza gli elementi di successiva derivazione e la matrice, sempre presente, del blues.


Un ragionamento musicale aspro, ricco di spigoli, abile nel seguire e nel raccontare gli aspetti controversi di Malcolm X. Sono i titoli a segnare la sceneggiatura di Bearzatti: Hard times, Smart guy, Cotton Club, Prince of Crime, Satan in chains, Conversion, A New Leader, Betrayal, Hajj, Epilogue e la conclusiva Kinshasa, bonus track dedicata a Mohammad Alì. Se i punti più estremi del percorso sono senz’altro Cotton Club con la sintesi tra musica da ballo degli anni 30 e degli anni ’70, in cui la dimensione dello swing si fonde con la ritmica incalzante e le citazioni di hits celeberrime della disco dance e Epilogue dove è il rap di Napoleon Maddox a raccontare in prima persona la vicenda di X e a guardare alle eredità lasciata dalla sua figura nella storia dei neri in America.


Tutto il disco è, però, una operazione di grande livello all’interno del mondo musicale nero. La visione dura, tagliente, di Prince of Crime – articolata in più quadri, animati da ostinate linee di basso – diventa perciò il contesto dove la sintesi operata da Bearzatti scava in maniera profonda tra blues e funky, tra necessità dell’improvvisazione e istanze contemporanee, e trae con forza una ricetta personale e il sesno di un percorso lungo un secolo. Allo stesso modo, sul versante modale e ieratico, opera Conversion: un accompagnamento libero di contrabbasso e batteria sostiene le improvvisazioni dei solisti che si concludono con la ripresa del tema, in una sorta di call and response dalle modalità allargate. E ancora si può citare Hajj dove il sassofonista riprende i suoni africani con lo xaphoon per dare una ulteriore suggestione al già ricco vocabolario sonoro del gruppo.


In generale, ogni brano permette a Bearzatti di declinare aspetti diversi del mondo musicale afro-americano. La compattezza e la forza espressiva raggiunta dal quartetto consente di muoversi con libertà e sicurezza in un materiale ampio, organizzato in maniera non sempre scontata e renderlo di fruizione immediata. Bearzatti, Falzone, Gallo e De Rossi sono musicisti ormai giunti a piena maturità e soprattutto in grado di interagire tra loro e con il materiale proposto in modo essenziale ed efficace. Il quartetto sfrutta la consuetudine e la prospettiva comune raggiunta con la lunga stabilità e, se Tinissima viveva di un grande brio e della forza di quattro musicisti, in X si aggiunge la forza del collettivo e la possibilità di ragionare su un percorso che non si ferma al semplice disco o all’incontro occasionale per pochi concerti.


La vicenda di Malcolm X viene completato dalle illustrazioni di Francesco Chiacchio, presenti nel disco e nel concerto dal vivo: disegni in bianco e nero, tanto immaginifici quanto forti ed espliciti offrono una sponda ulteriore al racconto in musica allestito da Bearzatti.