Ludovico Carmenati: contrabbasso
Luigi Tomassini: flauto, flauto alto, piccolo
Mosé Chiavoni: clarinetto, clarinetto basso
Alberto Mommi: sax alto, sax soprano, flauto
Fulvio Falleri: sax tenore
Cesare Vincenti: tromba, flicorno
Riccardo Catria: tromba, flicorno
Roberto Solimando: trombone
Ludovico Cipriani: chitarra elettrica, chitarra acustica
Andrea Elisei: batteria
Notami Jazz – 2024
Lo swing panoramico e anomalo di Paper On a Table ci fa subito capire la musica che gira intorno a questo disco di Ludovico Carmenati. Il contrabbassista e compositore è riuscito a creare una felice e ibrida fusione di generi avvolgendoli in un moderno e piacevole mainstream jazzistico. Operazione non facile perché si trattava di mettere insieme suoni afroamericani, blues, classica, jazz rock, prog e influenze colte europee. Songs and Tunes, questo il nome del disco, è formato da dieci composizioni scritte da Carmenati e affidate a una piccola orchestra, dieci elementi, che lui dirige e in cui suona. La struttura dell’ensemble è verticale, nel senso che i fiati sono predominanti nell’insieme e quando è il caso “cantano” pure, suonando. Non c’è pianoforte sostituito nella parte armonica e “sartoriale” dalla chitarra. La sezione ritmica è dinamica e pronta nel variare generi e timbri. I fiati sono quelli che a volte con esuberanza, a volte con circospezione e delicatezza, e a volte con fine cesello muovono i temi dei singoli pezzi e manipolano i suoni seguendo la scrittura sintattica di Carmenati. Songs and Tunes non è un disco per puristi, nel senso di chi cerca la precisione matematica di un particolare genere. È un progetto dedicato ad ascoltatori curiosi, che amano suoni diversi, che si guardano indietro ma con la testa in avanti (A Point Of View). Non c’è una definizione di suono preciso, ma una osmosi di generi che cambiano fisionomia senza soluzione di continuità. Sono identità mutanti che si trasformano nota dopo nota (That’s It).
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