Alessandro Lanzoni Trio feat. Francesco Cafiso – Reverse Motion

Il consolidato trio di Alessandro Lanzoni, che vede Matteo Bortoni al contrabbasso e Enrico Morello alla batteria, ha solidificato questa loro esperienza live assieme a Francesco Cafiso in Reverse Motion, il loro nuovo disco. Siamo di fronte a un jazz autoctono nel senso che tutti brani sono originali e scritti da loro con diverse proporzioni attributive. I quattro affrontano la contemporaneità con una musica dialogata che da spazio agli assolo, No Hay Bando, e si muovono tra post bop (Arturo’s Bull) e modernità. Tra loro vige equilibrio, un perfetto interplay, una vena melodica che attraversa tutto il disco, nonostante le singole composizioni risentano giustamente degli stili diversi degli autori e una naturalezza esecutiva disarmante. Ciò che colpisce già dal primo ascolto di Reverse Motion è l’impatto che ha sull’ascoltare la musica suonata: diretta, ritmata, dinamica, coinvolgente e allo stesso tempo di raffinata fattura, come lo è ad esempio Duke Clouds. Questa composizione è un chiaro omaggio al “maestro” ma è trattata con estrema sensibilità, cantabilità, trattazione storica e diversificazione tematica. È palese di come i quattro sappiano modellare la materia a loro piacimento trasformando una reminiscenza in un jazz stimolante, originale nei suoi tratti creativi e appassionante nell’ascolto. Lanzoni è un maestro maturo, cesellatore e demiurgico allo stesso tempo che ha trovato nell’esperienza e duttilità di Cafiso la proiezione naturale delle sue idee (Waiver), e sicuramente lo sviluppo cubico del suo trio documentandolo in uno dei migliori dischi del 2024.

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