Kevin Hays Trio – You’ve got a friend

Kevin Hays Trio - You've got a friend

Jazz Eyes – jazzeyes006 – 2008


Kevin Hays: pianoforte

Doug Weiss: contrabbasso

Bill Stewart: batteria




Sul piano trio è stato detto molto e tanto, sicuramente, è stato fatto dai pianisti in questa formazione. Kevin Hays suona con gusto e realizza un lavoro che scorre in maniera piacevole e confortevole. Sostenuto da una ritmica di grande spessore, formata da Doug Weiss al contrabbasso e Bill Stewart alla batteria, accosta nel repertorio del disco canzoni e standard: l’obiettivo del pianista è rendere personali temi e suggestioni dei brani. Hays sfrutta le strutture e le chiavi sonore di canzoni celebri per dare evidenza alla propria visione personale del piano trio.


Ed è questa la principale dimensione del disco. You’ve got a friend è un lavoro che non pretende di avere una posizione rivoluzionaria, ma porta in primo piano il modo sobrio e “gentile” di suonare di Hays, il lirismo non stucchevole, lo stile non aggressivo. La scelta di canzoni storiche – You’ve got a friend, composta da Carly Simon e celeberrima nella versione di James Taylor; Fool on the hill dei Beatles; Bridge over trouble water di Paul Simon – denota la ricerca di “classicità” della musica del pianista, si affianca, in pratica, alle scelte stilistiche. La scelta di autori dalla scrittura indiscutibilmente apprezzata e di canzoni scolpite nella memoria di ciascun ascoltatore è il punto di partenza ottimale per il percorso di scomposizione e ridefinizione di Hays: un trattamento del tutto simile a quello operato sugli standard.


Forse un caso, sicuramente non determinante, la divisione tra canzoni – i primi tre brani – e standard: già il layout tipico della Jazz Eyes richiama sul CD l’aspetto del 33 giri, in questo modo si suggerisce ulteriormente la suddivisione in lato A e lato B del lavoro. In ogni caso, You’ve got a friend rappresenta bene lo stile e l’approccio di Hays: asciutto, attento a togliere più che a disegnare figure ridondanti, rivolto a conferire accenti delicati alla musica, a porre in equilibrio gli spazi dedicati alla ritmica con la responsabilità e il piacere della guida del trio.