Caligola – Caligola 2105 – 2009
Michele Polga: sax tenore
Paolo Birro: piano
Stefano Senni: contrabbasso
Walter Paoli: batteria
Dick Oatts ben introduce nelle note al disco la figura e l’arte di Michele Polga. C’è da dire che il musicista americano ha pienamente ragione quando riconosce nel nostro sassofonista sviluppate e meritorie capacità sia nel suonare lo strumento che nel comporre partiture moderne ed efficaci. Clouds Over Me è il secondo disco di Polga ma il suo approccio con la “materia musicale” è da consumato veterano che guida i suoi partner con magistrale perizia tra le sua otto ed originali composizioni. C’è da aggiungere che Paolo Birro al pianoforte è un efficace contraltare e nel contempo un fine cesellatore di note e lo fa attraverso un pianismo di classe e mai ovvio. Poi Senni al contrabbasso e Paoli alla batteria fanno il resto, garantendo ai due corposità, affidabilità ed estro. Il tema un po’ civettuolo ma efficace di Noise of the universe apre e chiude il disco. Alcune varianti elettroniche ne condizionano e differenziano il pezzo finale da quello iniziale. La seconda traccia, che fa da title track, è un moderno e riflessivo pezzo di jazz. Sugli scudi c’è il piano di Birro, che pesca nella tradizione ma lo fa con piglio contemporaneo. Il sax di Polga è li che racconta la sua storia con determinazione, forza e profondità. In Have a Look una pretestuosa ed accattivante melodia fa da struttura alle improvvisazioni di sax ed ai contraccolpi pianistici di Birro. Polga si sa destreggiare molto bene tra i rivoli della tradizione senza accademismi o imitazioni, usando l’arma dell’improvvisazione e avvicinandosi ai brani con sorprendente e spontanea ingenuità, da equilibrista del pentagramma. La sua musica è divertimento e passione, e la riprova la si trova in pezzi come Corner, Walls in Life, Don’t Call e nel personale ed intimo Francesco, una ballad fortemente poetica.