Bob Mintzer alla Cafeteria del Centro

Foto: Fabio Ciminiera





Bob Mintzer alla Cafeteria del Centro

Foggia, 14/15.5.2007


Bob Mintzer: sax tenore

Giovanni Mazzarino: pianoforte

Stefano Senni: contrabbasso

Paolo Mappa: batteria

La chiusura della stagione 2006/2007 di Lune…dì Jazz è stata affidata a un nome importante della storia del jazz moderno, vale a dire il sassofonista statunitense Bob Mintzer, accompagnato dal trio di Giovanni Mazzarino. Il concerto di lunedì 14 maggio è stato, inoltre, seguito dal seminario tenuto da Mintzer e Mazzarino al Conservatorio Umberto Giordano di Foggia.


Partirei proprio dal seminario e dalle parole di Bob Mintzer nella mattinata. L’invito costante ai musicisti presenti all’ascolto della tradizione, alla studio delle basi, delle parole di quelle canzoni che, poi, sono diventati gli standard: una attenzione rivolta alle radici, ai territori comuni, ai capisaldi indiscutibili di tutta la storia del jazz e delle sue filiazioni per poi poter applicare il proprio punto di vista personale, in una infinità di accostamenti possibili. Mintzer ha riassunto il concetto, con estrema sintesi, nell’intervista che pubblicheremo prossimamente su Jazz Convention: combinare la tradizione con elementi nuovi, per poter dare vita a forme espressive sempre nuove.


Un approccio simile si può ritrovare nel concerto tenuto, lunedì 14 maggio in Cafeteria, con il trio di Giovanni Mazzarino. L’attenzione forte, fondante, nei confronti delle basi, dei punti di partenza, per creare e cercare il presupposto per una visione musicale propria. Un’idea attraversa il concerto: unire i punti tra le diverse influenze, tra le diverse tradizioni alla ricerca di una strada personale e della possibilità di incontro tra Mintzer e il trio. Un percorso fatto di passi, brevi ed essenziali, alla ricerca di una sintesi possibile tra mainstream ed intenzioni personali, una sintesi possibile tra linguaggi e personalità musicali.


Il trio formato da Giovanni Mazzarino, Stefano Senni e Paolo Mappa riesce con personalità ad esprimere una strada particolare per il proprio materiale. Ritmica solida e approccio deciso, il trio propone un sostegno di tutto rispetto per le improvvisazioni di Mintzer, protagonista da par suo: il sassofonista è abile nel cogliere e rilanciare gli spunti della ritmica, nel distribuire con esperienza e gusto frasi e passaggi negli assolo, nell’interpretare i temi.


Il concerto del trio di Giovanni Mazzarino con Bob Mintzer è stato l’ultimo appuntamento della stagione 2006/2007 di Lune… dì Jazz, una rassegna che quest’anno ho avuto modo di seguire molto da vicino. Nino Antonacci e lo staff della Cafeteria del Centro hanno proposto un cartellone ampia, in grado di accontentare tutti e incuriosire molti. La rassegna ha spostato, di mese in mese, l’attenzione dal jazz più tradizionale alle avanguardie, dalla canzone d’autore al jazz-rock… e, per una volta, la varietà non è coincisa con una supina rincorsa ai gusti del pubblico, ma è stata una molla per creare una stagione variegata e di ottimo livello.


E il pubblico ha risposto con affetto sempre crescente al lavoro della Cafeteria. La riuscita di un concerto come quello di Scott Henderson non può prescindere da un pubblico puntuale e rispettoso che vede ormai in Lune… dì Jazz un’occasione culturale e sociale importante tra i propri appuntamenti.