Caligola Records – Caligola 2118 – 2010
Beppe Calamosca: trombone
Michele Polga: sax tenore
Jeff Gardner: pianoforte
Lorenzo Calgaro: contrabbasso
Carlo Sacchi: batteria
Un connubio ben riuscito quello messo in piedi nel progetto italico di Tempo Permettendo. Esso non sarebbe altro se non il frutto dell’intuizione di due bravi e talentuosi musicisti come Beppe Calamosca e Carlo Sacchi e la maestria pianistica e compositiva del tastierista americano Jeff Gardner. Quest’ultimo svolge un ruolo essenziale all’interno del gruppo grazie alla sua funzione aggregativa, una sorta di cerniera o perno attorno a cui ruotano gli altri musicisti senza che questi siano frustrati dall’esuberanza tecnica ed espressiva di Gardner. Insomma, ognuno può dire la sua tranquillamente, libero da timori reverenziali o da presunta sudditanza tecnica. Tali equilibrati apporti garantiscono la tenuta e la riuscita del progetto. Infatti il disco risulta ben suonato, ricco di spunti interessanti ed esprime un jazz moderno e mai scontato. A riprova di quello che si è detto è da citare, in maniera anche personalistica, il lirico e conclusivo brano del disco, Ballata per un Conte. Il pezzo appartiene a Beppe Calamosca. Lui suona con intensità e passione la fisarmonica intrecciando le note con il violoncello di Damiano Scarpa. E’ una ballad, strepitosa, filmica e sognante, che si avvale del delicato contrappunto pianistico di Jeff Gardner. Un perfetto finale, che conchiude un disco che ha i suoi punti di forza in pezzi come A Stroll in a 52nd Street di Gardner, un lavoro sincopato, di mainstream e non solo, dove svolazza l’ottimo sax di Michele Polga. Poi c’è l’assolo di contrabbasso di Lorenzo Calgaro che apre Vinse’s Mood, una composizione di Calamosca. Qui Gardner riprende l’intro del basso e lo usa per lanciare gli assolo di trombone e sax, secondo un gioco di rimandi, di reminiscenze bop. Il pianista americano è titolare di cinque delle nove composizioni del disco. Il suo jazz tocca ogni corda della storia di questa musica; lui viaggia tra passato, tradizione, ed avanguardia, con mente aperta e partiture libere, ribadendo la sua predisposizione ad un linguaggio moderno e privo di barriere precostituite. In a Beppetone, Forever and Day e Waltz 10 seguono tale pensiero. Non male anche la sostenuta e boppiana Tempo Permettendo di Lorenzo Calgaro e la sfavillante e cromatica Pearson(g) firmata da Michele Polga.