Emarcy/Universal – 0602517259768 – 2007
Gaetano Partipilo: sax alto
Mike Moreno: chitarra elettrica
Roberto Tarenzi: pianoforte, Fender Rhodes electric piano
Matt Brewer: contrabbasso
Nasheet Waits: batteria
Immaginatevi all’interno di un taxi newyorkese, che a notte tarda si muove tra gli sfarzi dei grattaceli e i sottopassaggi di periferia. Dal finestrino osservate tutto quello che circonda una metropoli e la radio, casualmente, trasmette jazz. In questo film non troppo lontano, l’ultimo disco di Gaetano Partipilo può essere certamente una delle migliori colonne sonore.
The Right Place: il posto giusto. Pubblicato nel 2007 per la Emarcy, è davvero un disco ben riuscito, che conferma il talento internazionale e la maturità del sassofonista pugliese. Dodici tracce di sua composizione, registrate nel gennaio del 2006 in uno studio di Brooklyn, che si amalgamano con raffinatezza e diventano un disco omogeneo, con una propria identità sonora. Moderno, raffinato, ma anche frenetico e libero. Un po’ come la Grande Mela.
Merito, comunque, dell’intero quintetto protagonista dell’album: assieme al sax di Partipilo troviamo Mike Moreno alle chitarre, Roberto Tarenzi al pianoforte e al Fender Rhodes, Matt Brewer al contrabbasso e Nasheet Waits alla batteria. Il risultato è un ricco intreccio creativo tra un’incalzante sezione ritmica e il canto solista. Il tema principale della maggior parte delle composizioni è svolto all’unisono tra Partipilo e Moreno, per poi lasciare campo libero ai loro fraseggi: sontuose linee melodiche, come in Ballad for a Child (che Partipilo dedica alla figlia Eugenia) o Red over blue, e che diventano poi frenetiche e cervellotiche in Syntax error o Listening a -3, sfociando nel bop e nel free jazz.
New York Meeting è il brano che meglio rappresenta le sonorità del disco: melodia orecchiabile e avvolgente, ritmica incalzante e grandi spunti solistici di sax e chitarra. Il Fender Rhodes di Tarenzi è l’ingrediente che più completa il sound generale del progetto: il pianista sfrutta le caratteristiche sonore dello strumento nel creare atmosfere dense, che sospendono il discorso musicale, per poi scandire rigidamente il ritmo quando l’improvvisazione si ostina in geometrie spigolose. Chiudono il disco All the things you were, un solo non accompagnato del sassofonista pugliese, e Sleeping art afternoon, brano dalle atmosfere blues che riprende le ritmiche incalzanti per poi sfumare morbido alla fine, lasciando così l’ascoltatore con la voglia di un nuovo ascolto.
The Right Place può quindi rappresentare la giusta dimora musicale per Partipilo, che ha trovato in Moreno e soci i compagni ideali con cui interagire artisticamente e sviluppare nuove idee compositive. E anche se tra i ringraziamenti il sassofonista promette ai familiari di passare più tempo a casa, viene proprio voglia di credergli poco.