Renzo Ruggieri “Opera?”

Foto: Omar Algenii





Renzo Ruggieri “Opera?”

Pineto, Teatro Polifunzionale – 26.1.2008.

Renzo Ruggieri: fisarmonica, composizione

Paolo Perelli: attore.

Paolo Di Sabatino: pianoforte.

Massimo Moriconi: contrabbasso.

Glauco Di Sabatino: batteria.

Orchesta d’Archi Benedetto Marcello diretta da Massimiliano Caporale


La terza edizione del Dolci Romori Jazz Festival ha proposto, come atto conclusivo e centrale, la prima rappresentazione assoluta di Opera?, racconto musicale in cinque scene, concepito e realizzato da Renzo Ruggieri.


Prima di tutto va spiegato cosa sia, effettivamente, Opera?. Sul palco si sono esibiti un trio jazz, un’orchestra d’archi, un solista e un attore impegnato sul canovaccio della storia. La narrazione ha unito i cinque momenti del racconto e si è sviluppata intorno a Figaro, Tosca e Alfredo: i tre personaggi, il carattere, proprio e ormai proverbiale, di ciascuno di essi, le vicende che li vedono protagonisti nelle rispettive opere di appartenenza. Ognuna delle cinque parti del racconto è stata poi suddivisa in un momento narrativo – il racconto vero e proprio, condotto da Paolo Perelli con l’interazione della fisarmonica di Renzo Ruggieri – e un momento musicale – basato sulle composizioni del fisarmonicista e affidato allo stesso Ruggieri, al trio e all’orchestra d’archi.


La scrittura di Renzo Ruggieri ha giocato sulla gestione equilibrata dei diversi momenti e ha colto nel segno. Gli elementi provenienti dalle storie e dai caratteri dei personaggi, i richiami alle frasi e alle melodie delle opere originarie, gli interventi dei solisti e la narrazione recitata di Perelli sono andati a costituire un unicum di grande forza emotiva. Il fisarmonicista ha operato nella direzione di rendere semplice e possibile l’incontro delle tante suggestioni messe in campo: un lavoro di rifinitura rivolto a far diventare essenziale ogni intervento e a livellare le possibili frizioni. L’intenzione principale è stata quella di mettere in risalto gli aspetti melodici e più tipicamente italiani e, per ottenere il risultato, ha fatto sì che prevalesse la dimensione narrativa anche nella composizione delle musiche.


Sul palco del Teatro Polifunzionale di Pineto si sono perciò accostati mondi musicali differenti a creare un filo narrativo articolato e gestito con molta cura. La conduzione ha saputo miscelare in modo fluido lo svolgersi dei diversi episodi e ha sostenuto con naturalezza la ribalta per i vari protagonisti: il pallino della narrazione musicale è passato, senza contraccolpi e scossoni, dal trio jazz all’orchestra e al solista, così come sono entrati nelle possibilità espressive esecuzioni, temi e improvvisazioni. La confezione generale ha permesso così anche di gestire in modo assolutamente appropriato la conclusione a sorpresa della vicenda, sospesa in un rapporto diretto tra narratore e pubblico.


Un’operazione particolare e importante. La storia del Dolci Romori Jazz Festival ha, da sempre, proposto produzioni e iniziative destinate a rimanere e a lasciare il segno: l’anno scorso il festival promosse e realizzò una raccolta di saggi legati al tema (Timida Creatività) dell’edizione 2006 e, nella sua prima esperienza, ci fu la commissione di un’opera orchestrale, “The Seasons of the sea”, eseguita dalla Big Band dell’Università di Teramo, diretta da Toni Fidanza. La rassegna ha sempre puntato sulla produzione di attività originali e sulle possibili commistioni tra arti diverse, come testimonia la scelta di chiamare, per ogni edizione, un artista a realizzare un quadro che possa poi diventare l’immagine del festival: quest’anno Renzo Ruggieri ha chiamato Francesco Di Santo, giovane artista chietino di origini calabresi, che ha realizzato Classic(o)jazz, manifesto del festival, e la collezione Jazz Art esposta a Pineto in occasione della rappresentazione di Opera?.


Opera? è stata l’atto conclusivo della terza edizione del Dolci Romori Jazz Festival, un’edizione che si è svolta in maniera diffusa sul territorio e, soprattutto, mettendo in rete soggetti ed associazioni attive con le loro programmazioni e iniziative. Un cartellone di undici appuntamenti che si sono tenuti tra Pescara, Giulianova, Mosciano Sant’Angelo e che ha coinvolto Jazz Convention e il Marni Jazz Club, l’Associazione Theorein con la rassegna di seminari-concerto I Temi e i Tempi del Jazz, il Circolo Virtuoso Il Nome della Rosa di Giulianova e il Borgo Spoltino Country House di Mosciano Sant’Angelo per i concerti, rispettivamente, del duo formato da Carmine Ianieri e Marco Di Battista e del Piero Delle Monache Ja.ck Trio.