Ruggieri e Pierotti al Matita Film Festival

Foto: Fabio Ciminiera





Ruggieri e Pierotti al Matita Film Festival

Guardiagrele, Teatro Garden – 26.9.2007

Renzo Ruggieri: fisarmonica, elettronica

Alex Pierotti: theremin, tar, oggetti vari, elettronica


Il Matita Film Festival è un festival dedicato al cinema di animazione e giunge quest’anno alla sua decima edizione. La manifestazione si è ormai attestata su una dimensione internazionale e porta a Guardiagrele, piccolo centro della provincia di Chieti, alle falde della Maiella, artisti di ogni parte del mondo, per una rassegna che coinvolge implicazioni diverse: dall’arte dell’animazione, con proiezioni e retrospettive, alle attività didattiche per i ragazzi delle scuole, agli incontri con i protagonisti del cinema d’animazione.


La direzione del festival ha deciso di aprire la decima edizione con un incontro tra cinema d’animazione e musica d’improvvisazione. In collaborazione con il Chietifestival di Tony Pancella, la prima serata è stata aperta dalla proiezione di cinque corti sonorizzati in sala da Renzo Ruggieri e Alex Pierotti, con strumenti, suoni, voci e rumori. ÁNÍMÉ in MUSICA il titolo scelto per l’incontro.


Cinque cortometraggi diversi per intensità, stile e tecniche utilizzate. Dal disegno animato del coreano “The woman with busy hands” di Kang So-Young e di “Variation Trucidaire” e “Aretês” della belga Delphine Hermans a “The Unnameable Little Broom” e “Rehearsal for extinct anatomies” dei fratelli Quay, americani residenti in Inghilterra, realizzati con la tecnica dell’animazione stop-motion – l’illusione del movimento degli oggetti viene realizzata, cioè, muovendo leggermente gli oggetti e fotografandoli passo dopo passo.


Situazioni diverse, seguite e contrastate, commentate e assecondate da tutti i suoni possibili. Un incontro sonoro a tre, i due musicisti e le immagini sullo schermo, diverso a seconda delle scene animate e dello strumento utilizzato. Pierotti e Ruggieri hanno creato il commento sonoro mescolando oggetti e elettronica, strumenti veri e propri – il theremin e la fisarmonica – con la manipolazione dei suoni attraversi gli effetti: un lavoro artigianale del materiale sonoro, simile per molti all’attività dell’animatore, tanti piccoli trucchi per rendere irriconoscibile, immaginifico, proprio, contingente il suono, tanti artifici per restituire una sensazione viva.


La sonorizzazione permette ai due di esporre suoni già sperimentati e di incrociare intuizioni istantanee. Un meccanismo reso fluido dall’assortimento della coppia. Ruggieri alle prese con uno strumento tradizionale, la fisarmonica, e con il filtro del suono attraverso il computer; Pierotti esplora una dimensione meno canonica, muove dal theremin, già poco tradizionale di per sé, e utilizza strumenti modificati, costruiti e congegnati da lui, inserisce stralci di film – la voce di Hal 9000, su tutti. In pratica due livelli diversi che confluiscono attraverso l’incontro con le immagini, attraverso la partecipazione dei due protagonisti.


La performance dei due musicisti è stata resa ancor più intrigante dal metodo di sonorizzazione totale che è stato seguito. La colonna sonora dei corti è stata totalmente sostituita dall’intervento di Pierotti e Ruggieri: in pratica, una nuova versione, unica e irripetibile, di un’opera già conclusa. Una situazione resa ancor più particolare dalla presenza in sala di alcuni dei creatori dei film, che hanno visto la loro opera trasformarsi, grazie all’intervento dei due performers, al suono sostituito all’originale, e arricchirsi anche della presenza scenica e fisica del nuovo commento sonoro.


Un contenitore culturale in grado di dare corpo, con una intuizione felice, al rapporto tra musica e cinema d’animazione. Nel corso della serata inaugurale della manifestazione sono stati proiettati anche “Fallen Art” della Platige Image di Tomek Baginski, un corto sorprendente e originale, e “Allegro non Troppo”, un omaggio al classico di Bruno Bozzetto, a trent’anni dalla sua uscita. L’incontro tra animazione è musica è un rapporto forte, una caratteristica fondamentale, necessaria in alcuni casi, della dimensione artistica delle pellicole: sono molte le animazioni – Fantasia di Walt Disney per citare il caso più conosciuto – che nascono come visione di musiche già composte e, per molti lavori, animazioni e musiche vengono create in stretta connessione, le une necessarie alle altre.