Angelo Lazzeri – Pipelettes

Angelo Lazzeri - Pipelettes

Dodicilune Dischi – Ed279 – 2011




Angelo Lazzeri: chitarra

Daniele Mencarelli: contrabbasso, basso elettrico

Paolo Corsi: batteria






Nove brani originali e uno standard – Alone Together – sono gli episodi che compongono Pipelettes il nuovo lavoro di Angelo Lazzeri, alla guida di un trio asciutto ed essenziale, caratterizzato dalla stretta connessione che unisce i suoi componenti.


Chitarra, contrabbasso e batteria costituiscono un trio ormai consolidato nell’immaginario del jazz, pur mantenendo uno spettro ampio di possibilità espressive – dalle atmosfere semiacustiche a quelle del power trio, per intenderci. Angelo Lazzeri con Daniele Mencarelli e Paolo Corsi ne percorrono una buona quantità e rendono il disco una sorta di esercizio di stile nel quale si intersecano le composizioni articolate del chitarrista con i diversi modi di intendere la formazione e i riferimenti storici della chitarra jazz.


Dalle atmosfere riflessive dell’eponima Pipelettes si arriva alla rilettura in duo, rarefatta e intima, di Alone Together attraverso una serie di brani diversi per ambientazione: il trio si muove dalle derive contemporanee ad accenti midwestern, da una lettura moderna dello swing allo sguardo attento e personale al jazz degli anni ’60. In questo senso l’interplay stabilito tra Lazzeri, Mencarelli e Corsi nel corso di collaborazioni e concerti rende agevole e tutto sommato compatta l’escursione nelle diverse direzioni: i brani di Pipelettes diventano così il terreno congeniale per le continue evoluzioni dei tre musicisti, sempre propositivi e attenti a dare il proprio contributo in fase di esecuzione al brano.


La scrittura di Lazzeri riesce a coniugare la voglia di proporre temi dalla struttura articolata con la necessità di mantenere godibile, non complicata e ariosa la propria musica. Il chitarrista, senza manifestare intenzioni velleitarie o rivoluzionarie, riesce a smarcarsi da posizioni di manierismo sterile: i brani si appoggiano alla tradizione per emanciparsi in maniera ragionata e personale dai riferimenti culturali e sonori di partenza.