Daniele D’Agaro/Alexander von Schlippenbach/Han Bennink – Fingerprints

Daniele D'Agaro/Alexander von Schlippenbach/Han Bennink - Fingerprints

Artesuono – art 092 – 2010




Daniele D’Agaro: clarinetto e sassofono tenore

Alexander von Schlippenbach: pianoforte

Han Bennink: batteria, percussioni





Un incontro all’insegna della libertà radicale, creativa ed espressiva. Daniele D’Agaro, Alexander von Schlippenbach e Han Bennink lasciano le proprie impronte digitali in quasi quarantotto minuti di improvvisazione e dialogo musicale, ricavate, come si desume dai titoli dei brani, da un unico flusso sonoro, registrato negli studi di Stefano Amerio a Cavalicco.


Alle otto Impro numerate – il trio ha scelto di pubblicare i frammenti 4, 10, 11, 7, 18, 19, 5 e 20 – si aggiunge Every cloud di Herbie Nichols, composizione dall’andamento malinconico ed eseguito con swing e rispetto della forma originale dal trio. Il dialogo tra i tre nasce da lontano: se Alexander von Schlippenbach e Han Bennink non incidevano insieme dal 1967, entrambi sono stati tra i membri della scena dell’improvvisazione radicale europea sin dai primi anni ’60. Daniele D’Agaro ha avuto modo di collaborare, sia nel suo periodo olandese che dopo il ritorno in Italia, con entrambi i musicisti in diverse occasioni.


Impetuoso ma capace anche di sondare in alcuni passaggi atmosfere più delicate, sempre fantasioso e privo di compromessi, il dialogo tra i tre si muove su dinamiche variabili e rivela lo spirito profondamente collettivo dell’esperienza musicale messa in atto da D’Agaro, von Schlippenbach e Bennink. Fingerprints è un disco fatto di scatti e di successivi raccordi tra le tre voci, di continue dichiarazioni e risposte, rimandi reciproci ad allentare e a serrare la tensione espressiva.


La dissonanza, l’irregolarità, l’informalità vengono utilizzate con l’intenzione di comporre le parti del discorso in un meccanismo che funziona grazie alla disponibile attitudine dei tre all’improvvisazione collettiva – o, se si vuole, alla composizione libera ed istantanea – realizzata attraverso l’ascolto attento e reciproco. Certo anche nelle forme più radicalmente libere ci sono regole e prassi che vengono a concretizzarsi nello stesso flusso, ininterrotto e non preconfezionato. L’abilità dei tre sta nell’aggregare tutto – libertà e meccanismi, suoni e interventi sugli strumenti e sugli oggetti – per mezzo di una continua attrazione magnetica tra le proprie voci, in maniera essenziale e personale.